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venerdì 10 febbraio 2012

LA PREPOTENZA!

Cos'è la prepotenza? Una forma di violenza arbitraria, in contrasto con la legge e le norme della morale e del costume. Una violenza diffusa che la società non riesce ad espellere perché la gente si piega, si adegua impotente. La vediamo già nei bambini, nelle scuole dove c'è il bullo, il prepotente, spesso grande grosso e stupido, che opprime i più piccoli o si mette a perseguitare qualcuno per il puro gusto di spaventarlo, vederlo tremare, piangere, scappare. E il perseguitato non ha il coraggio di denunciarlo all'insegnante, perché l'altro lo minaccia e perché non pu portare prove. Ma pu essere anche la prepotenza di un insegnante che prende in antipatia un allievo, spesso un allievo di valore, e lo tratta peggio degli altri. I compagni di classe se ne accorgono, ma non sanno come dirlo al preside, come provarlo e, quindi, assistono all'ingiustizia impotenti. Poi c'è sul lavoro dove ormai è stato codificato con il nome di mobbing , c'è nei concorsi universitari dove il barone che controlla le commissioni pu bocciare o promuovere chi gli pare indipendentemente dal merito, perché si impone ai colleghi. L'essenza della prepotenza non è per il piacere di sentire l'altro in propria balia, di umiliarlo, di togliergli la dignità. L'essenza della prepotenza è l'ostentazione della propria superiorità rispetto a tutte le regole sociali, morali, legali e al giudizio della comunità, in sostanza l'ostentazione del proprio arbitrio. Il prepotente agisce sempre in modo tale da dimostrare agli altri che pu fare ci che vuole. La sua dimostrazione di forza sarà tanto più efficace quanto più è in contrasto con i valori riconosciuti. Perci non colpirà la persona meno meritevole, ma quella più meritevole e non sosterrà il migliore, ma colui che tutti ritengono scadente. 
Questo aspetto dell'agire sociale e dell'animo umano esiste anche nel mondo politico. Il politico di basso rango che raccomanda un incapace e che, per imporlo, è disposto a infangare chi merita, a distruggere la più bella delle istituzioni, non lo fa solo perché ne ricava dei voti o dei vantaggi. Anzi, se si informasse e negoziasse, otterrebbe molto di più. Lo fa per mostrare ai suoi pari e ai suoi potenziali clienti la sua forza, il potere di ottenere ci che gli pare e piace. 
L'azione del prepotente è sempre rivolta ad un pubblico a cui vuol dimostrare di essere onnipotente, un despota di cui si deve avere paura. E' per il suo pubblico che il prepotente urla, minaccia, usa un linguaggio volgare, osceno. Per dimostrargli che non si considera solo al di sopra di loro, degli altri, della morale, della legge, ma che disprezza e tratta come escrementi coloro che invece li rispettano. Il linguaggio osceno indica sempre brutalità e violenza. Infatti è abituale nella malavita, dove costituisce il corrispondente linguistico del suo cinismo e della sua spietatezza. 
La prepotenza è estremamente pericolosa dal punto di vista educativo. Perché dimostra ai giovani che la vita sociale, lavorativa e politica non è governata dalla legge e dal merito, ma dalla forza e dall'arbitrio. Che il potere non è in mano a chi incarna i valori, ma a chi incarna i disvalori. Che comandano la corruzione e l'immoralità

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